Linkedin per le aziende B2B nel 2021: dati e opportunità

Le aziende B2B su Linkedin nel 2021: i dati e le opportunità

Durante l’ultimo lockdown ho preso una decisione: ho attivato sul mio smartphone il monitoraggio del tempo che trascorro sui social (non solo su Linkedin). Mi sono resa conto di quanto il tempo che ho dedicato dall’inizio della pandemia andasse ben oltre la mia esigenza professionale. Mi sono impressionata nel capire come, io che ho una certa sensibilità verso l’utilizzo incontrollato e che faccio stare i miei figli lontani da questi canali (conscia dei potenti effetti negativi sulla strutturazione del loro cervello), avessi sviluppato un automatismo per cui mi ritrovavo ad aprire le app social senza avere un vero scopo. Alla ricerca di una connessione con gli altri forse?… senza trovarla, ovviamente, a meno che non fosse non andasse oltre lo strumento stesso.

Ebbene sì, ho un rapporto molto controverso con gli strumenti che uso quotidianamente nel mio lavoro. Li ho sempre visti come una grande opportunità. Ma anche come una potenziale trappola. Luci e ombre sono presenti anche qui, come ovunque. Non esiste un giusto o sbagliato. La realtà è sempre complessa e se vogliamo affrontarla con intelligenza a mio parere questa complessità va analizzata, considerata e ponderata.

Mi sono dunque ritrovata a fare queste stesse valutazioni sull’utilizzo che se ne fa a livello professionale (non solo personale, anche se oramai si fa davvero fatica e forse non ha più senso scindere le due cose).

Ad esempio, se da una parte la presenza su Linkedin è aumentata molto, è accresciuta anche la concorrenza sul canale. La conquista dell’attenzione degli utenti si è fatta sempre più ardua. D’altro canto sono aumentate anche le opportunità e ora è di questo che voglio parlare.

Opportunità di Linkedin per le piccole e medie aziende che operano nel settore B2B

Linkedin rientra nelle strategie della maggior parte delle aziende B2B. Chi nel 2019 ancora non vi si era affacciato, o magari lo aveva fatto senza convinzione, ad esempio con una pagina aziendale poco alimentata da contenuti, nella seconda parte del 2020 ha destinato risorse ed energie a questo canale.

Per rispondere ad una propria esigenza, più che a quella dei suoi clienti (mannaggia!): trovare uno strumento di vendita da remoto che potesse sostituire le tattiche di vendita più tradizionali che non potevano essere sfruttate. Niente più appuntamenti di persona con un commerciale che magari ti porta ad un piacevole pranzo di lavoro o che ti invita in azienda per toccare con mano i prodotti e la realtà a cui potresti affidarti. Tutto svanito. Puff! e dunque che fare? ah! c’è Linkedin (e Facebook, e Instagram, e Tik Tok, e Clubhouse e chi più ne ha, ne metta).

Linkedin è uno strumento di vendita per il B2B?

Appurato che Linkedin non può essere definito uno strumento di vendita in senso stretto. Semmai deve essere utilizzato, come tutti gli strumenti di marketing, a servizio della vendita (c’è differenza). i suoi numeri hanno chiaramente evidenziato il nuovo trend delle aziende.

Quanto è cresciuto Linkedin nell’ultimo anno (da ottobre 2020 a ottobre 2021)?

Il tasso di crescita di Linkedin nell’ultimo anno. Articolo di Elisa Granelli

Tra ottobre 2020 e ottobre 2021 Linkedin è cresciuto con un tasso del 8.8% (per quanto riguarda il numero di utenti potenzialmente raggiungibili con l’advertising). Per confronto, Facebook è cresciuto “solo” del 6.5% nello stesso periodo.

Linkedin rappresenta oggi la seconda piattaforma usata per il B2B con 55 milioni di aziende presenti (al primo posto c’è Facebook).

Gli utilizzatori della piattaforma provengono, in ordine decrescente, da:

  1. Stati Uniti (180 Milioni di utenti)
  2. India (81M)
  3. Cina (54M)
  4. Brasile (51M)
  5. Regno Unito (32M)
  1. Italia (16M)

L’incremento nell’utilizzo di Linkedin nell’ultimo anno ha raggiunto il +30% (1% è colpa mia…! scherzo…o no?!). Questo significa che gli utenti sono stati su questo social il 30% del tempo in più rispetto all’anno precedente. 30%… è tanto! Considerando che le giornate non si sono allungare e che continuano a durare 24 ore, a cosa è stato tolto quel tempo? Mah… facciamo che non è interessante e che rimango focalizzata su Linkedin.

Quanto è utilizzato Linkedin dalle imprese in Italia?

L’utenza italiana è cresciuta nell’ultimo anno del 6.7%. Ad oggi circa il 31% della popolazione sopra i 18 anni è presente su Linkedin. Le aziende italiane presenti ad oggi sono oltre 561.000, di cui 400.000 circa hanno meno di 200 dipendenti.

C’è un dato fondamentale però che non è noto. Quanti di questi 15 milioni di Italiani sono veramente attivi? Linkedin non ci dà questo dato. È presumibile che gli utenti attivi siano circa il 50%. Un dato da considerare quando si progettano campagne di advertising. Soprattutto se si hanno come obiettivo piccole audience (che è sempre più conveniente).

Linkedin serve a vendere?

È vero, Linkedin non è uno strumento di vendita in senso letterale. Certo però c’è da considerare che i social network influenzano i nostri processi d’acquisto e spesso in modo determinante. E sai qual è il social che ha maggior influenza sul processo secondo il 52% dei buyer? Linkedin, secondo solo ai blog. Esistono blog autorevoli per il tuo settore? Molto probabilmente sì, ma ci sono casi in cui ancora non sono così forti. Quindi, se manca il blog  sai già chi sale al primo posto.

Perché aspettare ancora dunque a definire un piano d’azione per la tua azienda su questo social?

Contattami e valuteremo insieme qual è il miglior modo di agire in base alle tue risorse e a quelle della tua azienda.

Puoi scrivermi un’email a elisa.granelli@newbdigitalstrategy.it oppure contattarmi su LinkedIn.

fonti:

https://datareportal.com/essential-linkedin-stats

https://www.socialmediatoday.com/news/linkedin-up-to-722-million-members-continues-to-see-record-levels-of-enga/587956/

https://www.oberlo.com/blog/linkedin-statistics

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